Di Miriam Mafai e d’ altre disgrazie: ovvero manifesto per un arteriosclerosi post-moderna

La storia è strana: quando ci si
era ormai abituati ad una quotidianità di silenzio servile
ZAC! Duemila gatte/i trasformano la giacca del campione mondiale di
obesità Giuliano Ferrara in una frittata al pomodoro.

Non vi dico la mia felicità.
Gioia tripudio e felicitazioni il dissenso, categoria fondante della
democrazia, da qualche parte esiste ancora.

Tuttavia per la legge karmica che vuole
che “nessuna buona azione resti impunita” una tale espressione di
rabbiosa e vitale gioia non poteva scampare alla punizione (per ora
solo a mezzo stampa, ma siamo certi che i giudici non si faranno
attendere).

Per rovinar la festa a quelle ragazzine
impertinenti ecco avanzarsi la schiera dei censori: Bertinotti,
Liberazione e, udite udite, il mostro sacro del femminismo a stampa
Miriam Mafai che, non contenta della figura di merda post 24
settembre, decide di regalarci un altra perla.

La tesi sostenuta da questa sequela di
carampane è che la manifestazione bolognese contro il
lateranense balenottero sia intrinsecamene antidemocratica. Il
dissenso si DEVE esprimere con fiorite parole altrimenti dall uovo
marcio alla P38 il salto è praticamente automatico, mecojoni
che coraggio! Una teoria degna del premio bispensiero 2008!

Ora, orwellismi a parte, mi viene da
domandarmi in quale mondo celestiale vivano queste persone.
Probabilmente uno in cui la dignità delle donne non viene
svilita per calcoli elettorali, forse uno in cui il “civile
dissenso” e le “massime volterriane” tanto care agli eterni
perdenti del progressismo tricolore non vengono affogate in un mare
di cartastraccia stampata e manganelli. Sicuramente vengono da un
mondo in cui i diritti civili non possono essere messi in
discussione, infatti qualora non bastasse l azione politica a
garantirli nei loro “diritti fondamentali” ci sarebbe sempre il
loro status di privilegiati, i loro soldi e le loro clientele a
garantirli nelle loro prerogative.

Un esempio? Poniamo -come esperimento
fantapolitico sia ben chiaro- che il littorio panzone vinca le
elezioni e che aborto e pillole varie siano trattati alla stregua del
crack. In questo idilliaco scenario la bisnipote della Mafai mi
rimane incinta, magari di puzzolente maghrebino (cosi per aggiungere
un tocco pulp alla storia).

Orrore e raccapriccio incinta, a soli
35 anni senza nemmeno aver potuto, grazie alle clientele nonnesche
occupare vita natural durante quel posto a “La repubblica” così
tanto necessario per la maturità etico-politica della
frugoletta.

La situazione richiede risposta rapida
ma progressista, gita in svizzera, pillolone abortivo e svariate
migliaia di euro che cambiano proprietario.

Capite bene che, con questa rete di
sicurezza ogni problema diventa una questione astratta una minaccia
alla “dignità della donna” e non una situazione reale in
grado di morderti sul culo, in grado di farti perdere il lavoro
perché incinta, in grado metterti nelle mane di qualche
segaossa che si proclama in grado di farti abortire con un cavatappi.

Ora posso capire che ognuno giudichi
ciò che vede e che, in ultima analisi, ogni osservazione sia
frutto della biografia dell osservatore ma, dopo circa tremila anni
di attività giornalistica non arrivare a capire che esistono
anche altri punti di vista è sinceramente una cosa che grida
vendetta. La colpevole cecità della Mafai circa le ragioni
reali e pratiche di quelle “ragazzine” che hanno sporcato la
giacca del profeta del colesterolo ci lascia di fronte a varie
possibili interpretazioni.

a) alla Nostra gli ideali politici ed i
bei discorsi servono solo per “fare opinione” e magari per creare
consenso attorno a questo o a quel “democratico” morto di sonno.

b) La nostra è vittima del
“mafaismo”; terribile morbo qui brillantemente illustrato .

c) la Mafai mi si è
rincoglionita del tutto; interpretazione che porterebbe ad
accomunarla fra qualche anno, una volta completati la “stagionatura”
della Nostra e lo slittamento del PD a destra della fiamma
tricolore in nome del “moderatismo” a quella sventura in forma di
donna che era Oriana Fallaci.

Devo ammettere che, dopo la prima
lettura del suo piccolo capolavoro parteggiavo spudoratamente per la
terza ipotesi avendo accolto la forbita prosa Mafaiesca con un ben
più popolaresco “mavaffanculo”in intonazione e timbro in
tutto e del tutto simile a quello che, di solito, riservo a chi tenta
di vendermi gesu/geova/lenin all angolo della strada.

Tuttavia dopo poco tempo mi rendo conto
di una verità fondamentale che alla prima analisi non aveva
sfiorato i miei pochi e stanchi neuroni.

La Mafai è l essere più
moderno del pianeta anzi il piu post-moderno.

Si lo so sembra una stronzata coi
controfiocchi ma seguite il ragionamento che magari ne vale la pena.

Viviamo in un epoca trasformata da due
grandissime correnti filosofiche: il postmodernismo e l
arteriosclerosi; la prima frutto di riflessioni sociofilosofiche
pluriennali, la seconda frutto della gerontocrazia imperante e dalle
ricadute cognitivo-biologico-sociali della stessa. Lungi dall essere
in contraddizione questi due titani filosofici si sposano
perfettamente in un principio fondamentale , la realtà è
in primo luogo è creata dall osservatore quindi se per me l
uomo è stato creato da un enorme mostro fatto di
pastasciutta questa cosa, lungi dall essere una stronzata o una
provocazione, assume una valenza sociale e filosofica o ancora, se le
mie lancette cerebrali si sono fermate al 1970 ho tutto il diritto di
rivendicare questa mia peculiarità come un mio diritto
inviolabile. Geniale e sovversivo, davvero, Debord non avrebbe
saputo fare di meglio.

Di fronte a cotanta sapienza chino il
capo ed ammutolisco riconoscendo la superiorità della Nostra,
sfortunatamente non ho ancora la flessibilità mentale di un
ottantenne e questo limita seriamente la mia riflessione filosofica,
quando sarò abbastanza rincoglionito potrò aspirare a
tali sublimi vette ma, per ora, mi devo accontentare di una realtà
oggettiva.

Mi rimane solo un dubbio che si
potrebbe definire “tassonomico”.

Ma la Mafai è postmoderna oppure
ha l arteriosclerosi ?

P.S. prima che mi uccidiate di
giustissime critiche ci tengo a dire che quanto esposto sopra è
a fini satirici quindi alle persone colpite da arteriosclerosi va
tutto il mio più grande e sincero affetto.

ma solo a loro : )

 P.P.S. allego video di youtube che ricorda quel è l unico modo per poter conversare con "intellettuali" del calibro di ferrara


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